Hanno 120 anni i vini della via del sale

PAOLO MASSOBRIO

Itinerari d’estate: la Valle Maira, a cominciare da Dronero, che sarà una sorpresa di specialità (in paese cercate i dolci “Droneresi” di Brignone) a cominciare dalle acciughe che venivano commercializzate lungo le vie del sale. Ma qui, udite udite, da 120 anni producono anche vino. E bisogna conoscere la storia della cantina Mauro, fondata nel 1885 da Vittorio Mauro, in un intreccio di luoghi che vanno dall’Argentina alle Langhe.
Fu lui a chiedere tramite lettera ai parenti rimasti in Piemonte (conservata dagli eredi) 200 botti di vino da vendere nei dintorni di Santa Fe. Dopo 15 anni eccolo in Italia, pronto a fare il vignaiolo nel- la natia Roddino d’Alba. Nel 1924 i figli acquistano una cantina a Dronero e qui inizia il vero e proprio percorso aziendale che oggi prose- gue con Giuseppe Mauro, enologo quarantasettenne, la sorella Rossa- na e il padre Oscar Emanuele. In questa valle suggestiva, dove si parla la lingua occitana-provenzale, la coltivazione della vite ha una storia antica che si rifà ai monaci di San Colombano, inviati dal re Longobardo Ariperto (nel 1160) che mettono a dimora i primi filari. E fin da allora piantano l’attuale nebbiolo di Dronero, che si fa risalire allo Chatus francese. Quasi scomparso in Piemonte, i Mauro, con 2 ettari a 600 m.s.l.m., ne hanno fatto il Drone. Da lunghe macerazioni sulle bucce (15/20 giorni) e affinamento in botti grandi di legno per almeno 6 mesi è imbottigliato come da tradizione nella Settimana Santa (da cui una lieve rifermentazione che talvolta lo rende brioso). È un rubino intenso, al naso senti la fragola, ma in bocca colpisce la tannicità e quel mallo di noce amarognolo che ti rincorre. Ha note minerali e di amarena: un vino ben fatto, una curiosità. Con una parte del Drone, con aggiunte di infusi di china calisaya e piante officinali del luogo, viene prodotta anche la versione chinata, ideale come digestivo o in abbinamento ai mitici Droneresi. In talune annate producono il Drone Rosato, da uve rare come il neyret e la montanara. Poi ci sono i classici delle Langhe (Dolcetto e persino Barolo) e del Monferrato. (Barbera d’Asti e Grignolino)… ma questa è già un’altra storia. Lunga vita al Drone!

Hanno 120 anni i vini della via del sale